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Domenica 29 Agosto 2021
La mafia uccide l'imprenditore Libero Grassi

Il 29 agosto 1991 a Palermo la mafia uccide l'imprenditore Libero Grassi perchè si rifiuta di pagare il "pizzo", denunciando pubblicamente in televisione i taglieggiamenti delle cosche. Libero Grassi nasce il 19 luglio 1924 a Catania e la sua azienda è la terza in Italia nel settore della pigiameria, con un fatturato di sette miliardi di lire. Già nella metà degli anni '80 iniziano i problemi con la criminalità organizzata e le minacce all'incolumità personale. La prima conseguenza è il rapimento di Dick, il cane lasciato a guardia degli stabilimenti della Sigma, la sua azienda, che verrà poi restituito in fin di vita. Dopo poco tempo, due giovani a volto scoperto tentano di rapinare le paghe dei dipendenti della fabbrica: saranno identificati e arrestati grazie alla collaborazione degli stessi lavoratori. Il 10 gennaio 1991 Libero Grassi fa pubblicare sul "Giornale di Sicilia" una lettera nella quale motiva il suo no all’ennesimo ricatto estorsivo. L'imprenditore rifiuta l'offerta di una scorta personale, ma consegna simbolicamente alle forze di polizia le quattro chiavi dell’azienda, chiedendo così protezione per gli stabilimenti della Sigma. L'11 aprile 1991 è in televisione, alla trasmissione "Samarcanda", su Rai 3. Grassi diventa famoso, in Europa e Usa, per aver rifiutato pubblicamente di cedere al ricatto che gli imponeva la mafia, ma paga con la vita questo coraggio.

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